A figura intera
STUDIOAMATORIALE Milano dal 3 marzo al 2 aprile 2023
A FIGURA INTERA
un mostra di
Roberto Caruso
a cura di
studioamatoriale
testi
Francesco Tola
Roberto Caruso
a cura di
studioamatoriale
testi
Francesco Tola
foto
studio figure
display
Angelo Castucci
studio figure
display
Angelo Castucci
A figura intera, a occhi chiusi. Apro la finestra e guardo fuori ma sono già fuori, sto guardando dentro. Fossi davanti a una tavola di Roberto Caruso adesso non saprei dove girarmi, senza sosta attraverserei numerosi mondi, uno dopo l’altro, svanirei e poi qui sarei ancora, per allacciare le stringhe vibranti di queste scarpe, rimaste lì dalla sera prima, sul tavolo dove c’erano le foto volate via dalla finestra che ora sono appese ai rami inquietanti dell’albero. Parliamo del 1953 pressappoco, in alto a sinistra. Dalla parte opposta, il 1300, una stella cade in sordina all’orizzonte, può darsi arrivi da Cimabue però di qua dalla finestra c’è Nuova Oggettività, commovente, perturbante, atmosfera Lynch e Bacon. C’è un corpo quasi intero che fa la doccia da una nuvola e sembra un body print di David Hammons tuttavia questa pala d’altare, sedi- cente agnostica perché tratta la superficie, invero più che mai invoca un ope- rare senza sosta di insiemi che si uniscono e s’intersecano a più strati. Se la scorda la superficie. Penetra, viaggia, si scontra, rimbalza e poi si ricostituisce in parete. Crosta mistica appena raffreddata.
Messo a fuoco l’intorno, i muri dello studio acquistano un valore complemen- tare non di cornice, di radice che inquadra e nutre. É appesa alla parete a strisce una fotografia che ci manda, come se non bastasse, a un altro mondo, ai giorni in cui l’opera, incompleta, subiva i moti creativi di Roberto. A figura intera, credo che Emanuele Satolli volesse sorprenderla in condizione d’intimi- tà assoluta, a costo di ritrarla poi solitaria e cavernicola. Paparazzata ed espo- sta affinché della gestazione sia resa testimonianza.
Stesa un po’ per gioco un po’ per dramma, la pittura di Roberto Caruso è perfetta per studioamatoriale. Per quanto fossile, calibrata, progettata, e ritoc- cata, non è un viaggio nel tempo, è una trasmissione sincopata tra Medioevo e Modernismo architettata su tablet, alla maniera dell’ultimo Hockney.
La figura è integra, superficiale sebbene ad alto potenziale di azione, perché sta per sfigurare disintegrandosi. Siate i vettori di una traiettoria imprevedibile, detonate questa carica e appropriatevene, almeno per qualche secolo.
Messo a fuoco l’intorno, i muri dello studio acquistano un valore complemen- tare non di cornice, di radice che inquadra e nutre. É appesa alla parete a strisce una fotografia che ci manda, come se non bastasse, a un altro mondo, ai giorni in cui l’opera, incompleta, subiva i moti creativi di Roberto. A figura intera, credo che Emanuele Satolli volesse sorprenderla in condizione d’intimi- tà assoluta, a costo di ritrarla poi solitaria e cavernicola. Paparazzata ed espo- sta affinché della gestazione sia resa testimonianza.
Stesa un po’ per gioco un po’ per dramma, la pittura di Roberto Caruso è perfetta per studioamatoriale. Per quanto fossile, calibrata, progettata, e ritoc- cata, non è un viaggio nel tempo, è una trasmissione sincopata tra Medioevo e Modernismo architettata su tablet, alla maniera dell’ultimo Hockney.
La figura è integra, superficiale sebbene ad alto potenziale di azione, perché sta per sfigurare disintegrandosi. Siate i vettori di una traiettoria imprevedibile, detonate questa carica e appropriatevene, almeno per qualche secolo.